[Venerdì, 18 Agosto 2006] Ancona

Venerdì, 18 Agosto 2006

Ancona

Il porto di Ancona è il primo nel quale la nave fa tappa, e da qui  sono disponibili diverse escursioni, la maggior parte delle quali prevede di raggiungere affascinanti borghi poco distanti, come quello di Urbino, grazie ai comodi pullman a disposizione, che giungeranno a destinazione dopo soli 90 minuti di statale appenninica.
Supponendo di dover rientrare sulla nave, si può facilmente prevedere che la permanenza in pullman (in movimento su statale appenninica) sale a 180 minuti, pari a 3 delle 4 ore di escursione prevista, di conseguenza abbiamo optato per la vita di bordo, con la scusa di voler conservare le forze e la memory card della macchina fotografica (già ampiamente vessata dalla partenza da Trieste) per le isole greche.
Quindi, ci godiamo la vista di Ancona dalla nave, per l'esattezza dal finestrone panoramico della sala ristorante. Quello che si vede è

 La chiesa del Santo Ameignoto di Ancona

 Era, in effetti, disponibile un'altra escursione, con infinitamente inferiori rischi di svuotamento gastrico contromano, che prevedeva una sosta in spiaggia e un bel bagno nelle acque del medio Adriatico (sempre mare è),  ma quel giorno c'era il mare mosso, e chi l'ha scelta è tornato a bordo con le pive nel sacco; tutto questo ci ha fatti sentire due veri volponi per aver scelto di trascorrere la giornata al sole facendo il sudoku e leggendo il Padrino (che colgo l'occasione di consigliarvi)

Non ho, di conseguenza, elementi sufficienti per esprimere un parere sulla città di Ancona, tuttavia mi ha colpita la sua totale omogeneità di colore. E' come se fosse stata creata da un demiurgo con spiccata propensione all'amministrazione condominiale, che ha voluto che le facciate di tutti i palazzi fossero dello stesso colore: non solo le case, ma le strade, le chiese, gli edifici pubblici sono di un polveroso beige-mattone sbiadito, spezzato solo dalla vegetazione (non molta, sembrerebbe, nel centro città) e dalle gru, a loro volta scelte color cielo. 
Doveva essere un demiurgo minimal.