Ah, meravigliosa. Stupenda, incantevole. Magica. Bellissima.
Questi e altri di questo tenore sono i commenti che ho sentito riguardo a quest'isola da chi ci è stato prima di me. In effetti è suggestiva, tutta piena com'è di case bianche sulla terra brulla sembra un pandoro con lo zucchero a velo.
Avvicinandosi per mare si nota che la montagna presenta delle stratificazioni e l'isola ha forma di mezzaluna con di fronte un vulcano che emerge dal mare. Un tempo, infatti, il vulcano e l'isola erano uniti, ma la violenta eruzione che distrusse l'antica civiltà cretese fece sprofondare la parte centrale. Dal porto, poi, si procede verso il borgo di Oia (si legge inspiegabilmente IA) salendo sulla sommità delle colline. Un mezzo tipico sono i muli, che gli abitanti sfruttano per svolgere ogni lavoro nei campi e per spostarsi da una zona all'altra, giacchè alcune strade non sono ancora praticabili con le auto. Sull'isola si coltivano pistacchi e uva da vino.
Santorini è un buco, non c'è niente, c'è un solo cinema e c'è da quest'anno. In inverno dev'essere da suicidio: le condizioni del mare e il forte vento non consentono contatti con la terraferma, a volte rimangono senza acqua (giunge dalla terraferma con le cisterne) per giorni, le terrazze con cui culminano le tipiche abitazioni servono a fare scorta di acqua. Non ci sono monumenti o edifici storici o, se ci sono, non sono inclusi nelle gite turistiche, ci sono solo casette bianche. Colore che viene di anno in anno scrupolosamente rinnovato perchè i turisti vanno a Santorini per vedere le casette bianche, e le casette non possono permettersi di smettere di essere bianche. Non è neppure il posto adatto per andare al mare poichè essendo un'isola vulcanica la sabbia è scura e di conseguenza raggiunge temperature davvero elevate, troppo per permettere di sdraiarsi a prendere il sole.
Insomma, il paradiso è un inferno, ma è indubbiamente affascinante, soprattutto per il vento che soffia sempre e per il mare dal blu irreale costantemente punteggiato di creste spumose.
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