No, oltre Milano non siamo arrivati, ma siamo lo stesso andati ad arrenderci in braccio alla musica.
Finalmente, a furia di citarlo a vanvera, posso scrivere di "quella volta che siamo andati a vedere Paolo Conte".
Siccome i chilometri richiesti erano pochi per i nostri paramentri, abbiamo deciso di rendere più avventuroso il viaggio optando per il treno, il quale, per la modica cifra di € 76 (sola andata) ci ha portato a Milano irrigiditi dal freddo e dalla prolungata immobilità, roba che Mannehim era le Maldive, in confronto.
In compenso, il treno da tempo per leggere. Basterebbe avere la sagacia di portarsi un libro leggibile anzichè una zeppa per un mobile instabile edita da Mondadori.
In effetti, la trasferta meneghina è andata talmente bene che non mi ha dato molto materiale per questo blog, eppure di cose ne abbiamo fatte:
- Passeggiata nel quartiere di Brera
- Sbirrozzo con El Puppo e il Navo
- Concertone di Paolo Conte [con annesso tentato acquisto dei biglietti per Capossela, poi scoraggiato dalla scoperta del fatto che i soli biglietti rimasti fossero in piccionaia]
- Sushi [eh, lo so, anche io ho i miei lati oscuri]
- Mostra su Von Karajan [un figo, uno che guidava la Porsche, fumava Marlboro e aveva sposato una stragnocca]
- Itinerario manzoniano col TCI [Sandrino, con tutto l'affetto, decisamente meno figo]
Nessun episodio grottesco, però.
Quasi quasi non valeva la pena partire
Finalmente, a furia di citarlo a vanvera, posso scrivere di "quella volta che siamo andati a vedere Paolo Conte".
Siccome i chilometri richiesti erano pochi per i nostri paramentri, abbiamo deciso di rendere più avventuroso il viaggio optando per il treno, il quale, per la modica cifra di € 76 (sola andata) ci ha portato a Milano irrigiditi dal freddo e dalla prolungata immobilità, roba che Mannehim era le Maldive, in confronto.
In compenso, il treno da tempo per leggere. Basterebbe avere la sagacia di portarsi un libro leggibile anzichè una zeppa per un mobile instabile edita da Mondadori.
In effetti, la trasferta meneghina è andata talmente bene che non mi ha dato molto materiale per questo blog, eppure di cose ne abbiamo fatte:
- Passeggiata nel quartiere di Brera
- Sbirrozzo con El Puppo e il Navo
- Concertone di Paolo Conte [con annesso tentato acquisto dei biglietti per Capossela, poi scoraggiato dalla scoperta del fatto che i soli biglietti rimasti fossero in piccionaia]
- Sushi [eh, lo so, anche io ho i miei lati oscuri]
- Mostra su Von Karajan [un figo, uno che guidava la Porsche, fumava Marlboro e aveva sposato una stragnocca]
- Itinerario manzoniano col TCI [Sandrino, con tutto l'affetto, decisamente meno figo]
Nessun episodio grottesco, però.
Quasi quasi non valeva la pena partire
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