Il Mostarese è un tipo socievole e volonteroso: è garbato nei modi e ti si avvicina con fare normale, ma discreto, sbucando dall'ombra, si prodiga per capire che problema abbia la tua macchina, ti osserva attento mentre la spingi a fatica in un posteggio e cerca di farla ripartire smanettando nel cofano.
Quando a momenti ci riesce capisci che potrebbe essere l'ultima volta che la vedi e inizi a far mente locale sugli oggetti che devi categoricamene portare con te.
Sistematici nell'accogliente casa di Federizze (sempre genitivo, oramai non dovrei ripetervelo più), iniziamo a riflettere sulle possibili cause del guasto, finchè non ci sovviene che la lancetta della benzina non si è mai mossa dall'indicare la metà del serbatoio.
Ma certo!
Si è rottol'indicatore e noi, distratti, non abbiamo valutato bene i consumi, il che ci ha fatto restare senza benzina...che fessi! Recriminiamo sulla nostra scelleratezza solo un po', contenti che sia stato tutto un falso problema e che la vettura - brava piccina - ci abbia abbandonato una volta giunti alla meta e non nella palude delle streghe voodoo.
La serata è piacevole, non più funestata da un guasto alla macchina, e andiamo a letto sereni, risolti a versare una bottiglia di benzina nel serbatoio come prima cosa la mattina successiva.
Speriamo che i volenterosi mostaresi non abbiano capito il problema prima di noi.
Il giorno dopo l'auto è ancora lì, la abbeveriamo, ma essa non parte comunque.
Versiamo più di una bottiglia del serbatoio, incapaci di rassegnarci, ma il problema non era il carburante.
Meno male che il volenteroso mostarese di ieri sera ci ha dato appuntamento alle 10,30
Chissà che ha in mente di fare con la mia macchina...non lo sapremo mai, perchè non si è presentato
In compenso scopriamo che il corteo di protesta dei tifosi di una delle due squadre cittadine passerà proprio di lì e la polizia - per quanto si aspetti una manifestazione pacifica - sconsiglia di rimanere nei paraggi o di lasciarci le auto.
Un meccanico, chiamato dalla barista (o da un avventore, non mi è chiaro), viene in nostro soccorso, e per primo individua il problema: pumpa.
Sventra la macchina in mezzo alla strada cercando di raggiungere la pompa della benzina, ma dall'abitacolo è impossibile: occorre trainare l'auto in officina, ma non la sua, quella di un suo amico
Pausa sigaretta (la sesta, da quando è arrivato) e si va
Appena usciti dal centro, nei pressi si un campetto dove giocano dei bambini, accostiamo e aspettiamo
Non sapiamo bene cosa, ma poi arriva un biondo su una golf nera.
L'auto del meccanico si è rotta, ci trainerà costui d'ora in poi.
Ma prima sigaretta
Pochi tornanti e le carcasse di auto smembrate a centinaia ai lati della strada sono un presagio inquietante, e per un attimo penso di spaccare i fari della nostra macchina affinchè non si impressioni vedendo cosa rischia
La golf nera ci parcheggia nel cortile di una casa e se ne va
Alcune macchina partono da esso, senza connessione apparente
Notiamo dai marchi delle case automobilistiche dipinti sul muro, che dev'essere un'officina, ma non c'è nessuno, a parte un tipo anzianotto che traffica con una carrozzeria, una ragazza che avrà la mia età con in braccio un neonato che ci scruta oltre le tendine del piano di sopra e il sosia di Tim Roth che ci passa davanti e non degna di uno sguardo.
Dopo molto tempo, la matriarca, stufa di avere tre estraei in giardino, fa una telefonata e in meno di 5 minuti le macchine fanno ritorno.
Da una di esse scende il vincitore della caccia al tesoro, e porta con sè l'agognato trofeo: Pumpa