Il libro è una lunga confessione di una moglie che fa cose "orribili", tipo rimettere nei cassetti dei figli le felpe che hanno gettato a lavare.
Potrebbe essere un esempio di chick-lit post nuziale, forse cerca di essere una consolazione per le donne che non si sentono all'altezza del loro molteplice ruolo di moglie-madre-casalinga-impiegata, ma probabilmente è troppo radicato alla mentalità americana per poter risultare godibile e spiritoso....almeno a me, che ho sempre creduto che gli americani fossero più o meno come noi, che non si lavassero i capelli ossessivamente ogni giorno. A mio parere, poi, a tratti è ripetitivo, ad esempio indugia molte volte sul fatto che lei e suo marito si amino spontaneamente come il primo giorno, e si affretta a specificare che non fa riferimento al proprio consorte quando cita i difetti dei mariti delle altre. Da un lato intenerisce questa adolescenziale devozione al proprio compagno in una affermata professionista di 36 anni, dall'altro risulta un po' stucchevole e sembra essere un mettere le mani avanti prima che suo marito, leggendo, si incazzi.
Non voglio, con ciò, stroncare quello che rimane un'istantanea sulla vita reale di una donna reale, alle prese con vicende di superficialità e banalità disarmanti, e dunque apprezzabile per essere un lavaggio pubblico dei panni sporchi. Ma non riesco a vederci di più.
venerdì 24 ottobre 2008
[Sabato, 26 Agosto 2006] Confessioni di una moglie pigra
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