Una fa orienteering perchè spera di poter sopperire con la testa dove non arrivano le gambe, invece no, l'orienteering è il contrario: bisogna sopperire con le gambe dove non arriva la testa, e se sei carente in entrambe non vai lontano.
Aggiungiamo pure che la Jesolo Cup non richiedeva grandi doti strategiche [devo andare da Qui a Lì - Quante strade ci sono? - Una - Quale sceglierò????] ed ecco che non serviva gareggiare per scoprire quale posizione avrei occupato in classifica.
Il primo giorno si corre per Jesolo lido, paese e spiaggia, coniugando all'orienteering anche lo slalom fra le bancarelle, il salto del guinzaglio e la sempre amatissima gara a chi mangia più sabbia.
Tutti si lamentano che i percorsi erano molto obbligati, c'erano poche scelte da fare che avrebbero potuto discriminare i risultati a livello prettamente tecnico, e che, quindi, l'ordine di arrivo è stato determinato più dai polmoni che dai lobi temporali.
Tutti si lamentano che i percorsi erano molto obbligati, c'erano poche scelte da fare che avrebbero potuto discriminare i risultati a livello prettamente tecnico, e che, quindi, l'ordine di arrivo è stato determinato più dai polmoni che dai lobi temporali.
Sarà.
Per me non sono i polmoni, è il cuore che tiene in mano il destino, tutto sta nella motivazione: si vede che non avevo abbastanza fame per sbattermi ad arrivare per prima al ristoro.
Ci arrivo per ultima, ma Zzitalia mi conforta con il ristoro privato: ceniamo nel malfamatissimo bar sotto l'albergo, club sanwich, birra e biliardo.
Essendo io la superpippa della stecca, la partita si protrae per un tempo infinito, durante il quale butto giù anche un negroni [adesso che l'ho ritrovato non lo lascio più], al quale potrò dare la colpa della mia pessima performance dell'indomani.
L'indomani, infatti, si corre a Cavallino, fa un freddo spietato, pioviggina e l'umidità mi conferisce l'andatura di Gambadilegno.
Corro lo stesso perchè la zoppìa è il miglior alibi, potrò dire che avevo il negroni nel fegato, la colazione sullo stomaco, la gamba gigia e il belino girato perchè il percorso era ancora più obbligato di quello del giorno prima.
Noi perdenti siamo così: impegno zero, ma scuse a mazzi.
In compenso, all'arrivo ci sono le merendine Balconi, quelle tipo tegolino, ma con molto più cioccolato. Sono molto apprezzate dai golosi perchè sono confezionate con il cartoncino, il che permette di scofanarsene diverse dozzine senza sporcarsi le mani; questo, per me, purtroppo non vale, perchè ogni volta che mangio qualcosa me la spalmo sulla faccia tipo impacco di bellezza, e, quando arriva, Zzi mi becca subito.
I rimanrchevoli risvolti positivi del weekend sono: il ristorante indiano [mentre scrivo non so se avrò tempo e voglia di recensirlo, comunque era buono] e l'incursione all'ipermercato per comprare un fantastico, indispensabile, necessario, mai-più-senza
SERVIZIO DA BAGNA CAODA
Ci arrivo per ultima, ma Zzitalia mi conforta con il ristoro privato: ceniamo nel malfamatissimo bar sotto l'albergo, club sanwich, birra e biliardo.
Essendo io la superpippa della stecca, la partita si protrae per un tempo infinito, durante il quale butto giù anche un negroni [adesso che l'ho ritrovato non lo lascio più], al quale potrò dare la colpa della mia pessima performance dell'indomani.
L'indomani, infatti, si corre a Cavallino, fa un freddo spietato, pioviggina e l'umidità mi conferisce l'andatura di Gambadilegno.
Corro lo stesso perchè la zoppìa è il miglior alibi, potrò dire che avevo il negroni nel fegato, la colazione sullo stomaco, la gamba gigia e il belino girato perchè il percorso era ancora più obbligato di quello del giorno prima.
Noi perdenti siamo così: impegno zero, ma scuse a mazzi.
In compenso, all'arrivo ci sono le merendine Balconi, quelle tipo tegolino, ma con molto più cioccolato. Sono molto apprezzate dai golosi perchè sono confezionate con il cartoncino, il che permette di scofanarsene diverse dozzine senza sporcarsi le mani; questo, per me, purtroppo non vale, perchè ogni volta che mangio qualcosa me la spalmo sulla faccia tipo impacco di bellezza, e, quando arriva, Zzi mi becca subito.
I rimanrchevoli risvolti positivi del weekend sono: il ristorante indiano [mentre scrivo non so se avrò tempo e voglia di recensirlo, comunque era buono] e l'incursione all'ipermercato per comprare un fantastico, indispensabile, necessario, mai-più-senza
SERVIZIO DA BAGNA CAODA
...sotto a chi tocca...