La gente muore e non è felice.
Pare che questa frase sia scritta sul muro del Concertgebouw di Amsterdam - non lo so, perchè quando sono andata ad Amsterdam non ci sono passata davanti, e se l'ho fatto non l'ho vista, l'unica cosa che ho visto ad Amsterdam davanti a un muro è stato Theriver69 piantato davanti alla targa dell' albergo dove trovò la morte Chet Baker, non proprio un buon auspicio comunque, in effetti.
Peccato, perchè c'è molto da riflettere su questa frase.
Certo, diranno subito i miei piccoli lettori: la caducità della vita, l'ineluttabilità della morte, lo scopo dell'esistenza....
No
Oddio, anche.
E' una settimana che non faccio che scrivere ogni tre righe "La gente muore e non è felice" perchè sto traducendo un articolo di psicologia didattica, incentrato sul paradosso di Menone, in cui questa lieta frase è presa ad esempio, e ripetuta ossessivamente per tutto il documento.
Ora: già una è disoccupata da mesi, comincia a sospettare seriamente di essere capace solo a scrivere minchiate su un blog e tingersi i capelli di un colore improbabile; già una tira a campare con queste traduzioni che, se da un lato sono il lavoro più bello che ha mai fatto in vita sua, dall'altro non sono un lavoro e non bastano neanche per la spesa, figuriamoci per le spese di condominio; già una passa la giornata a imbruttirsi al pc e il suo solo contatto con l'esterno è msn, perchè - già - tutte le persone che conosce lavorano, solo lei è a casa; già una prova a farsi consolare dalla Vigje, ma il metronomo la umilia; già una ha si e no soltanto un bel sorriso, ma comincia a dimenticarsi dove lo ha messo...e non c'era proprio nessun altro esempio?
Pare che questa frase sia scritta sul muro del Concertgebouw di Amsterdam - non lo so, perchè quando sono andata ad Amsterdam non ci sono passata davanti, e se l'ho fatto non l'ho vista, l'unica cosa che ho visto ad Amsterdam davanti a un muro è stato Theriver69 piantato davanti alla targa dell' albergo dove trovò la morte Chet Baker, non proprio un buon auspicio comunque, in effetti.
Peccato, perchè c'è molto da riflettere su questa frase.
Certo, diranno subito i miei piccoli lettori: la caducità della vita, l'ineluttabilità della morte, lo scopo dell'esistenza....
No
Oddio, anche.
E' una settimana che non faccio che scrivere ogni tre righe "La gente muore e non è felice" perchè sto traducendo un articolo di psicologia didattica, incentrato sul paradosso di Menone, in cui questa lieta frase è presa ad esempio, e ripetuta ossessivamente per tutto il documento.
Ora: già una è disoccupata da mesi, comincia a sospettare seriamente di essere capace solo a scrivere minchiate su un blog e tingersi i capelli di un colore improbabile; già una tira a campare con queste traduzioni che, se da un lato sono il lavoro più bello che ha mai fatto in vita sua, dall'altro non sono un lavoro e non bastano neanche per la spesa, figuriamoci per le spese di condominio; già una passa la giornata a imbruttirsi al pc e il suo solo contatto con l'esterno è msn, perchè - già - tutte le persone che conosce lavorano, solo lei è a casa; già una prova a farsi consolare dalla Vigje, ma il metronomo la umilia; già una ha si e no soltanto un bel sorriso, ma comincia a dimenticarsi dove lo ha messo...e non c'era proprio nessun altro esempio?
Una frase tipo "La gente si innamora, ed è felice" era banale? "La gente ascolta la musica, e sta bene" sembrava brutta?
Ce ne saranno di frasi scritte sui muri del mondo, proprio quella del Concertgebow di Amsterdam occorreva prendere ad esempio?
Per dire.....anche "Forza Genoa" non era malaccio, e sarebbe stata ugualmente un ottimo spunto per riflessioni sull'ineluttabilità del dolore.
